Oggi si parla di clima e di trasformazioni climatiche e, finalmente, rispetto a questo tema si stanno sviluppando nel mondo sensibilità ed attenzioni prima rimandate.
Così accade anche in Italia che, sotto l’indirizzo del Presidente del Consiglio Mario Draghi, ha previsto, da subito, formidabili stanziamenti nel PNRR, il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Un piano in cui la Puglia potrà essere protagonista. Questo dipenderà anche da noi.
Nella nostra prospettiva, vogliamo interessarci all’Ambiente ed al Clima, e a come questi stessi possano essere influenzati da fattori a cui spesso non facciamo caso.

Pensa a come si modifica il clima familiare per effetto delle condizioni di lavoro dei suoi componenti, alla percezione di come vanno le cose nelle aziende in cui si lavora. Pensa, ancora, al clima dei rapporti tra genitori e figli, pensa a quando una figlia o un figlio accede al primo giorno di lavoro, pensa al modificarsi del clima nei luoghi e negli ambienti di lavoro a seconda di come vanno le attività dell’azienda, pensa al clima sociale, pensa al clima di comunità e come questo è cambiato durante il periodo che stiamo attraversando.
Pensa, ancora, come ognuno di questi “microclimi” influenzi tutti gli altri per effetto di fattori interni ed esterni e delle prospettive di vita percepite.
Noi intendiamo lavorare per il Miglioramento del Clima e dell’Ambiente secondo una prospettiva incentrata sul benessere comune della nostra Comunità, sia essa rappresentata da una famiglia, un villaggio, un comune: sono tutte espressioni della stessa 

Collettività di cui ognuno di noi è parte,
nella nostra singolarità e nella nostra molteplicità.

Ampliando il concetto, quindi, l'ambiente non è solamente il clima atmosferico (a sua volta modificato dal grado di inquinamento ambientale e dai consumi energetici che determiniamo), ma, in una prospettiva di più ampio profilo, l’ambiente è l’effetto di quelle influenze e connessioni lasche e forti determinate dagli andamenti di diversi campi di forza.

Per esempio, l’ambiente è determinato dagli andamenti del mercato e dei diversi fattori economici che lo caratterizzano (da luogo a luogo), dall’attuale sistema fiscale e di quello della giustizia che richiedono profonde trasformazioni, dagli andamenti dello stato di salute della popolazione, dai bisogni di assistenza di crescenti fasce della popolazione per l’allungarsi del ciclo di vita di ognuno, dagli effetti determinati dal crescente grado di precarietà del lavoro e dal livello di criticità che caratterizza la disoccupazione giovanile, per fare alcuni esempi.

Dell’ambiente fanno parte la digitalizzazione, l’agricoltura, il patrimonio boschivo, paesaggistico, quello, naturale, la zootecnia, le produzioni manifatturiere, il turismo, i trasporti, un equilibrato regime di prezzi che consenta stabilità alle filiere produttive.
Dell’ambiente fanno parte, ancora, e lo modificano, le scelte insediative, la capacità più o meno diffusa di conoscere le lingue, gli scambi internazionali (di cui la pandemia ha dimostrato la fragilità), i soft skills e gli intangible assetts posseduti, e tutti quei fattori ed elementi (nessuno escluso) che, nel loro insieme, sono l’Ambiente.
Nella nostra visione, se volessimo dare una definizione di quest’Unicum

“Ambiente è quell’ insieme dinamico di relazioni di rete
il cui grado di stabilità è l’effetto delle influenze multifattoriali,
lasche e forti, che caratterizzano la vita”.

Questo richiede un attento disegno prospettico di periodo in ordine a quali siano le portanti di un idoneo disegno in tema di Politica Ambientale nella sua connotazione multifattoriale come sopra esemplificata.